30 gennaio 2011

Ancora sul pernacchio

E' terribile: essere napoletano dà un senso di sventura. Io, che non posso dimenticare di esserlo, ogni tanto mi riprendo e mi umilio e cerco di farmi piccino: poi, come accade in questi seciali momenti, mi credo di nuovo superiore a tutti, e proclamo che solo la mia terra partorisce gente degna. Tutto il resto dell'umanità mi appare allora composto di stomachevoli burattini. Noi, almeno, abbiamo il pernacchio.

Guglielmo Giannini

17 gennaio 2011

Delizioso proverbio d'attualità

Altro delizioso proverbio napoletano:
"Giuacchino facette 'a legge e Giuacchino fuie 'mpiso."

Gioacchino (Murat) fece la legge (sull'alto tradimento) e Gioacchino fu impiccato (in realtà fu fucilato) dal Borbone di nuovo sul trono. Attuale, non trovate? ;-)

15 gennaio 2011

14 gennaio 2011

Voto a Mirafiori, Parere della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, Sommosse popolari in Tunisia contro la dittatura soft di Ben Ali, Caso Ruby. Ieri, 14 gennaio 2011, è avvenuta la storia.

13 gennaio 2011

Consulta

Voci ufficiose danno per bocciato il neolodalfano da parte della Corte Costituzionale. Sono rumori di queste ore, e niente è sicuro. Certamente, nel caso in cui la legge non dovesse essere bocciata in toto, un referendum potrebbe eliminarla. Bonaiuti, portavoce del governo, dichiara:
«Davanti a un possibile referendum sul legittimo impedimento resto tranquillo per un motivo molto semplice: quando a decidere sono gli elettori, noi vinciamo, Berlusconi vince. La politica può continuare a discutere all'infinito ma è fuor di dubbio che quando il popolo va alle urne dimostra di non credere alle accuse rivolte a Berlusconi».

Il problema di Bonaiuti è di non avere capito che a me di quello che pensa la gente su Berlusconi non me ne frega un cazzo. Se ci sono stati reati, essi vanno perseguiti, indipendentemente da quello che ne pensa la gente e da come questa vota: si chiama "stato di diritto". Se ne siete capaci, eliminate i reati. Per altro, Mills è stato condannato per essere stato corrotto in modo da rendere falsa testimonianza in un processo a carico di Berlusconi: se c'è il corrotto c'è anche il corruttore, cioè Silvio. Perciò Silvio se ne deve andare.
E se Berlusconi pensa di essere perseguitato, presenti una denuncia alla Corte dell'Aja.

11 gennaio 2011

La via giudiziaria al rovesciamento di Berlusconi

Molto spesso sento dirmi che l'accanimento della sinistra ("comunisti") contro i legittimimpedimenti e i lodalfani non è altro che il tentativo di rovesciare Berlusconi ("la sovranità popolare") per la via giudiziaria, dato che la sinistra ("comunista") non è in grado di vincere per via politica ("il voto popolare"). Sento anche dire che tale accanimento, oggi come oggi, è del tutto inutile: il gioco degli avvicendamenti dei giudici tra un ufficio e l'altro porterà a comunque a prescrizione i vari processi.
E dunque, perchè aspettare il pronunciamento della Corte Costituzionale?

Perchè le REGOLE. Perchè, se voglio continuare a vivere in questo paese, avere fiducia del mio concittadino, della giustizia, del risultato del voto, devo vedere rispettate le REGOLE fondative della Costituzione. E quindi è giusto che io attenda che la Corte Costituzionale decida se il nuovo lodalfano sia anticostituzionele o no. Perchè voglio sapere se c'è gente abbastanza forte da affermare nel paese un principio che va contro le REGOLE fondative del mio campare, e di te che leggi.

Cercasi senso civico

10 gennaio 2011

Midrash'aggadah, Sanedrin 37

L'uomo fu creato solo (come progenitore del genere umano) perché da ciò si deducesse che chiunque distrugge una vita umana è come se distruggesse un mondo e viceversa chi salva una vita è come se salvasse il mondo intero. [...] Inoltre l'uomo fu creato secondo un tipo unico per dimostrare la grandezza del Santo, benedetto Egli sia: perchè mentre gli uomini coniano varie monete secondo uno stampo e tutte sono uguali, il Signore ha foggiato un uomo sul tipo del primo, ma, ciò nonostante, gli uomini non sono identici fra loro. Così ognuno ha il dovere di affermare: "Il mondo è stato creato per me!"

09 gennaio 2011

Il libro che sto leggendo...






Ancora oggi capita che Hortense, la centralinista di "Art Press", mi annunci un nome che non mi suggerisce nulla. - Insiste, dice di conoscerla bene.- Prendo la telefonata. Dalle parole prudenti, pronunciate con complicità, capisco immediatamente che lo sconosciuto, lui, si rivolge all'immagine di una certa viziosetta, di quelle, no?, che ti lasciano dei gran bei ricordi. (Così, quando a un vernissage o a una cena mi presentano un uomo che ho l'impressione di incontrare per la prima volta, ma che scava nel mio sguardo qualche secondo più del necessario dicendo -sono sicuro che ci siamo già incontrati-, tendo a pensare che abbia avuto, in un'altra vita, per quel che mi riguarda, tutto il tempo di osservarmi il volto mentre il mio sguardo era forse fisso sul suo pube.) Non ho più la curiosità di andare fino in fondo, ma resto una profonda ammiratrice del tempo sospeso in cui vivono gli scopatori, ai quali va tutta la mia simpatia. Potrebbero essere passati dieci anni, forse venti o ancora di più, da quando hanno goduto con una donna, e ve ne parlano riferendosi a lei come se fosse ieri. Il loro piacere è un fiore sempre vivo che non conosce stagioni. Sboccia in una serra isolata dalle contingenze e fa sì che vedano sempre nello stesso modo il corpo che hanno tenuto stretto, anche se questo fosse avvizzito o irrigidito in un saio.
Catherine Millet, La vita sessuale di Catherine M., Mondandori

04 gennaio 2011

Bansky a Napoli


Lo strepitoso Bansky di piazza Gerolomini, in Napoli, accanto a un negozio di anticaglie. Fotografato da Lorenzo.

03 gennaio 2011

Uno contro 60 milioni: non è leale!

Per motivi che non vi sto a dire, stasera non mangio a casa mia, e quindi non ho il controllo pieno, consapevole e informato del telecomando. Ed è serata di Grande Fratello. Per cui mi devo sorbire la solita lagna fatta di corna, pianti, zizzone e bonone varie, telefonate di genitori presenti e assenti. A un certo punto si è avuto il colmo quando uno dei ragazzi della casa ha ricevuto una lettera dal padre che lo aveva abbandonato quando aveva 12 anni, e subito ho avuto il sospetto che il prudente genitore si fosse fatto risentire quando ha avuto l'impressione che il figlio stesse per farsi una cosarella di soldi.
Le ho provate tutte con i miei commensali, pur di fargli cambiare canale. Ho anche spiegato la mia teoria dell'esperimento sociologico. Forse ricorderete che quando, fu lanciato il Grande Fratello, dieci anni fa, si disse, per nobilitarlo, che più che un programma televisivo consistente nell'osservazione attraverso il buco della serratura, si trattava quasi di un esperimento sociologico, che avrebbe permesso di studiare l'interazione di un piccolo gruppo di esseri umani in condizioni di parzale isolamento. La mia idea fu subito che era certamente un esperimento, ma fatto sugli italiani, per cercare di scoprire se erano così coglioni da riuscire a propinargli per settimane quello che facevano una decina di fessi chiusi in una casa: se l'esperimento fosse riuscito, allora negli anni a venire (che poi sarebbero i nostri) si sarebbe riusciti a propinare agli italiani qualsiasi cazzata. Beh, l'esperimento mi pare riuscito, e adesso io sono solo contro 60 milioni di grandifratellisti.
Alla fine, ho tentato la domanda-fine-di-mondo. E ho detto, quasi incazzato: - Ma può essere mai che quello che fanno quei fessi vi interessa davvero?
Risposta: - Sì

GAME OVER

Trash bags in Exeter

Trash bags in Exeter. Tr.: Sacchett'da munnezz' a Exetèr.

Tutto il mondo è paese. Uno sciopero mette in ginocchio una delle mie città inglesi che preferisco. Noi le maestranze ce le abbiamo, ma non sappiamo dove buttare la nostra di munnezza. Propongo uno scambio: noi mandiamo le nostre maestranze e loro si pigliano un pò della nostra munnezza.

Cimici a casa di bossi






Trovate cimici a casa di Bossi. E io che credevo ci fossero solo zoccole.

02 gennaio 2011

Me pare nu'casale assacchiato

Espressione bellissima di mia mamma che così commentava lo stato della mia stanza quando ero ragazzino: "Me pare nu' casale assacchiato". Mi sembra un villaggio saccheggiato. Subito mi venivano alla mente immagini di rovine fumanti e fiamme non ancora domate, bestiame rubato, confusione, porte divelte dai cardini, animali uccisi, donne violentate, tutto messo a soqquadro dopo il passaggio di un esercito di truppe mercenarie dirette verso l'assedio di Napoli. PTranne che per le porte divelte dai cardini, più o meno la mia stanza, appunto.

Tutto contento, di recente l'ho ritrovata nel Cunto de li cunti, di Giovanbattista Basile, e precisamente nel racconto La preta de lo gallo, Trattenemiento primmo de la iornata quarta, dove si legge: "la vocca, ch'era no casale sacchiato, se popolaie de diente": la bocca, che era un villaggio saccheggiato, si popolò di denti. Dato che sono un napoletano conservatore, mi farebbe specie che a casa mia si usassero espressioni e modi di dire più recenti del '600.

Riguardo a cosa fossero prima, e cosa siano oggi i cosiddetti Casali di Napoli, vi ricorderò un'altra espressione bellissima di mia mamma. Supponiamo che io sia di ritorno da una passeggiata, e che a piedi abbia fatto un tragitto particolarmente lungo. Commentando la distanza percorsa, mia madre direbbe: "Haje cammenato Napule e 36 Casale". Cioè hai camminato per Napoli e tutti i 36 villaggi del circondario. L'espressione mi sa che è antica. In effetti, in età medievale Carlo II concedette a 36 villaggi intorno a Napoli le stesse esenzioni fiscali di cui godeva la città (anche se di molti casali si fa menzione anche in documenti precedenti Federico II). Per capire quanto fosse lunga la passeggiata cui farebbe riferimento mia mamma,  ve li elenco come li cita il Summonte (1748):
Est) Torre Annunziata, Resina, Portici, San Sebastiano, San Giorgio a Cremano, Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio
Nordest) Afragola, Casalnuovo, Casoria, San Pietro a Patierno, Frattamaggiore, Arzano, Casavatore, Grumo, Casandrino, Melito.
Nordovest) Marano, Mugnano, Panecuocolo, Secondigliano, Chiaiano, Calvizzano, Pollica, Piscinola, Marianella, Miano.
Ovest) Antignano, Arenella, Vomero, Torricchio, Pianura, Santo Strato, Ancarano, Posillipo.
Sono 37, anche se il Summonte, per altro, specifica che Torre del Greco è un castello, sebbene abitato, per cui torneremmo a 36, e il modo di dire di mia madre risalirebbe diciamo almeno alla metà del XVIII secolo: la mia passeggiata escluderebbe dunque Torre del Greco (e mi dispiace per gli amici che abitano lì). Elenchi compilati da autori precedenti al Summonte danno un numero maggiore di casali, comprendendo ad esempio:
Salice, Capodichino, Capodimonte, Soccavo, Fuorigrotta, Pazzigno, Serino ed altri ancora (Mazzella, 1601).
Alcuni di questi sono comuni a se stanti: altri un tempo lo erano, ma a Mussolini faceva piacere avere un'altra città sopra il milione di abitanti, e così li fece accorpare al municipio di Napoli (e questo è uno dei motivi per cui da noi si sta stretti).

01 gennaio 2011

Previsioni col botto

Dato che l'Economia, contrariamente a quanto vorrebbero farvi intendere quelli che la spiegano facendo uso delle derivate seconde, non è una scienza esatta, bisogna affidarsi al buon senso per potere fare delle previsioni. Per quello che mi riguarda, io sono dell'opinione che affidarsi a un esperto per fare previsioni economiche sia equivalente a cercare di fare previsioni gettando i dadi o consultando i tarocchi: ebbene sì, sono di scuola talebiana e vedo dovunque cigni neri, ossia eventi di elevato impatto, imprevedibili e apparentemente di bassa probabilità, e che tuttavia hanno la brutta abitudine di accadere con frequenza ingiustificatamente alta.
Avendo visto di persona come lavorano algoritmi di ottimizzazione come quelli genetici, o quelli a colonia di formiche, tendo ad avere una certa fiducia dei fenomeni di intelligenza collettiva. Pertanto, piuttosto che affidarmi a numerose conoscenze, concentrate nella testa di poche inteligenti persone (gli esperti), preferisco fare uso di poche conoscenze, tuttavia sparse nella mente di numerosi idioti. Ed è per questo che ogni anno io tento di fare previsioni sulle attese economiche per l'anno che sta per iniziare, semplicemente osservando il numero, l'intensità e la potenza dei botti (e dei conseguenti feriti) che posso osservare nella mia città la notte di Capodanno e il giorno seguente.
In effetti, la mia idea è che le attese economiche per l'anno che viene predispongano o meno all'acquisto dei fuochi artificiali. In particolare, quanto migliori sono le attese economiche per l'anno che viene da parte del singolo, tanto maggiore è la sua disponibilità ad accantonare una cifretta da "bruciare" festosamente. Questo, tradotto in termini macroeconomici, significa che se sono in molti a nutrire buone attese circa le proprie entrate per l'anno che viene, ci si può attendere in prospettiva un anno economicamente favorevole per la generalità delle persone. L'idea, anche se non geniale, tuttavia pare buonina, e mi sembra che negli anni scorsi le mie impressioni fossero confermate quando all'inizio degli anni '90 l'intensità dei botti dalle mie parti crollò (crisi di inizio '90), per poi crescere alla fine degli anni '90 (crescita del PIL al sud), crollare puntualmente in corrispondenza dei governi Berlusconi, e avere piccole riprese in corrispondenza dei governi Prodi.
Cosa è successo quest'anno? Un ottimo risultato!!! La sparatoria è stata ben più intensa dell'anno scorso, e dalla finestra della casa dove ho potuto osservare lo spettacolo dei fuochi, il golfo di Pozzuoli è sembrato incendiarsi. La mia impressione non si limita al golfo di Pozzuoli, ma si allarga ad abbracciare l'intera Italia, ove si sono contati complessivamente 500 feriti, un morto in provincia di Napoli, e un altro ragazzo in pericolo di vita ancora al centro di Napoli. Evvai!

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Una notazione antropologica. E se il morto che ogni anno avviene per via dei botti (o delle pallottole vaganti) potesse essere considerato una sorta di sacrificio umano, fatto per ingraziarsi gli dei contrariati?