27 aprile 2012

Il Demone Meridiano

Il primo volume dei Meridiani Mondadori su Calvino. A 4 euro sulla bancarella del mio spacciatore di fiducia.

23 aprile 2012

Imparare

Forsan et haec olim meminisse iuvabit.

Forse persino di questi avvenimenti un giorno la memoria ci sarà gradita. (Virgilio, Eneide, I, 203)

17 aprile 2012

Antiche superstizioni napoletane

Sei stato, in un'altra vita, un napoletano superstizioso se:
- Al termine del pranzo, e se non hai sparecchiato, sollevi un lembo della tovaglia sulla tavola per fare capire all'angelo della mensa che non deve più stare a guardia della salute dei commensali, dicendo che altrimenti "sta l'angelo 'mpeduto".
- Durante i temporali notturni metti un rosario alla finestra, per fare calmare acqua e vento.
- Baci il pane avanzato prima di buttarlo.
- Consigli alle fanciulle desiderose di gravidanza di baciare il pesce di San Raffaele.
- Non spazzi attraverso la porta, buttando l'immondizia e le briciole all'esterno, perchè altrimenti andrebbe a finire negli occhi dell'angelo che sta a guardia della casa.
- Entri nella casa vuota e saluti 'a bella 'mbriana, cioè la fata della casa.
- Hai un corno rosso in tasca.

11 aprile 2012

Come preparare un caffè con la Moka.

Alla preparazione di un caffè con la moka servono pochi passaggi, assolutamente facili da ricordare e da mettere in pratica, ma che richiedono di essere eseguiti scrupolosamente e senza alcuna variante

1) La scelta del caffè al supermercato. A me Illy non piace. Uso marche quali Kimbo (Napoli), Lavazza (Roma), Quarta (Lecce). Il re dei caffè casalinghi sarebbe in realtà Passalacqua (Napoli), a detta dei baristi napoletani il più buon caffè dell'universo (e hanno ragione): venduto a peso d'oro, in genere fuori dalla provincia non lo si trova, ma se mi mandate un bonifico ve ne procuro una scorta.
2) Riempimento del serbatoio. Il serbatoio verrà riempito con acqua di rubinetto calda, e fino alla valvolina laterale. Non più in alto della valvolina, né meno. L'uso di acqua già calda si spiega con la necessità di fare arroventare il meno possibile il metallo in attesa che l'acqua bollente in pressione risalga attraverso il filtro.
3) Riempimento del filtro. Il riempimento del filtro avverrà per strati sovrapposti non pressati. Non esagererete con la quantità di caffè, e non creerete la piramide di Cheope, pronta a franare fuori del filtro: il monticello di caffè sporgerà solo di mezzo centimetro al di sopra del margine di metallo. In caso contrario, l'acqua in pressione avrà difficoltà a a passare attraverso i meati tra i granelli di caffè macinato.
4) La macchinetta sulla fiamma. La fiamma verrà tenuta bassa, a filo di gas, consentendo l'uscita lenta del caffè. Il coperchio della macchinetta verrà tenuto sollevato: il primo vapore che esce è molto amaro, e voi non volete rendere il caffè inutilmente forte, ma ne volete conservare la dolcezza della tostatura (si spera fresca). Se avete paura degli schizzi di caffè sui fornelli puliti da poco allora, dopo avere sollevato il coperchio, poggiate un cucchiaino rovesciato sull'ugello superiore.
5) Il caffè è finalmente uscito! Prendete il cucchiaino, e giratelo direttamente nella macchinetta, anche se non lo zuccherate. E' necessario, perchè il primo caffè che esce è molto carico, e si mescola solo imperfettamente con il caffè successivo: perciò al bisogno dovete provvedere voi.

Per il resto, io vi consiglio di non zuccherarlo: sarebbe come approfittarsi di qualcuno che non si può difendere. Buon caffè.