03 ottobre 2010

Stravizi privati, pubbliche virtù, e faccia delle zoccole vecchie

Come alcuni di voi ricorderanno, il nostro premier S.B. è stato colto in un filmato mentre racconta ad alcune persone una barzelletta sull'onorevole Bindi, che mi pare di capire lui non apprezzi granchè fisicamente, condita da una sonora bestemmiona ("Orcod..."). L'occasione è quella di una visita all'Aquila, per seguire l'andamento della ricostruzione: sono presenti militari italiani, carabinieri, gente della protezione civile.
Devo ammettere, godendomi il filmato, che il premier è un attore eccezionale, e un vero mattatore mentre racconta barzellette, e quindi su questo nulla da dire. Ci sarebbe da osservare, per la verità, che S.B. crede di essere simpatico ripetendo la medesima gag sulla Bindi fin dal 2003 (ma il ripetersi non è un sintomo di arterie indurite? vedi qui): forse il premier invecchia male. Piuttosto mi sembra più interessante mettere in luce la faccia delle zoccole vecchie (1) che hanno alcuni acuti pensatori del centro destra.

In effetti, osserviamo che la diffusione del filmato incriminato ha provocato una salva di critiche, anche dal Vaticano. Critiche alla quale dal centro destra si è risposto con il seguente ragionamento: una barzelletta sessista e ad oggetto una persona non presente, che non può difendersi, condita da una bestemmia, raccontata in un'occasione privata e non destinata al pubblico, non è offensiva quanto l'averla filmata di nascosto e diffusa. Il ragionamento sembra non fare una piega: S.B. sarebbe stato spiato nel più intimo privato, e sono stati messi in piazza i suoi vizietti privati (torturarsi col pensiero della Bindi e raccontare barzellette), che non possono essere criticati come si potrebbe normalmente fare nei confronti della sua funzione pubblica, rivestita in occasioni ufficiali. E' proprio questa la difesa che con le mie orecchie ho sentito da tre o quattro esponenti politici di centro destra diversi, e ogni volta che la riascolto la trovo più spassosa.

E' incredibile come questi manipolatori della realtà trascurino il fatto che la giornata durante la quale è stato ripreso il filmato non era quella di una scampagnata con gli amici fuori porta, ma una visita ufficiale su un luogo colpito da un disastro. Dunque funzione pubblica. Che i presenti non erano compagni d'infanzia del premier, ma soldati, carabinieri, volontari della protezione civile, personale politico e altri dipendenti dello Stato, perfetti sconosciuti e non compagni di merende del premier. Che la registrazione non è avvenuta in uno sgabuzzino, dove il premier aveva fatto in modo da appartarsi, per lasciarsi andare un pò, ma all'aperto e tra la gente, quindi esattamente in pubblico.

Io, ultimamente, per continuare a credere alla solidità della realtà, al fatto che il mondo non gira all'incontrario e che c'è una logica nelle cose, ho cominciato a fare la tara ad ogni singola parola profferita dalla bocca di un politico di centro-destra. E devo dire che mi sento meglio, quando lo faccio.

Note
(1) La faccia delle zoccole vecchie. Espressione napoletana, molto usata nella mia famiglia, e che esprime la faccia di bronzo di alcune persone: faccia paragonabile solo a quella delle prostitute, oramai incallite e rotte a ogni bassezza, che si dedicano al mestiere fino alla tarda età.

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