02 novembre 2011

Un libro che ho letto

"In che modo uno spot pubblicitario di successo è in grado di influenzare il telespettatore?"
"Gli fa venire voglia di cambiare il suo modo di vivere."
"In che modo?" chiesi.
"Sposta la sua consapevolezza dalla prima alla terza persona. In questo paese c'è una terza persona universale, l'uomo che tutti vorremmo essere. La pubblicità ha scoperto quest'uomo. E lo usa per rappresentare le possibilità aperte al consumatore. Consumare in America non significa comprare, ma sognare. La pubblicità suggerisce che il sogno di diventare terza persona singolare è effettivamente realizzabile."
"Allora in che cosa si differenzia uno spot televisivo da un film? I film sono pieni zeppi di persone che tutti vorremmo essere."
"La pubblicità non va mai oltre la grandezza naturale. Cerca di non spingersi oltre il confine della fantasia; tanto è vero che spesso prende in giro certi temi dell'immaginario associati in genere ai film. Guarda, non c'è niente al mondo che ti impedisca di salire su un aereo della Eastern e andartene ad Acapulco per vivere due settimane di sesso e avventura con una dattilografa di Iowa City in vacanza. Ma la pubblicità non ti fa mai credere che tu lo possa fare con Ava Gardner. Solo Richard Burton può farlo. Si può cambiare la propria immagine, ma non l'immagine della donna che ci si porta a letto. E la pubblicità ha saputo commercializzare questa distinzione. Siamo riusciti a sfruttare i limiti dei sogni umani. E' la nostra conquista più importante."

Atroce, più moderno del postmoderno. Don DeLillo, Americana, Il Saggiatore Net


1 commento:

  1. hanno anche cancellato le voci al plurale per tenersi la sola voce al singolare. quando si dice "pensiero unico". hanno fatto davvero uno splendido lavoro, non c'e' che dire.

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