04 settembre 2012

No concept



Tempo fa mi hanno regalato il disco di Giovanni Allevi: "no concept" (Ricordi, 2005). Dall'immagine che ho usato sopra, volutamente neutra, vi sarà immediatamente chiaro cosa io pensi di questo disco senza infamia e senza lode, e perciò non mi dilungherò a parlarne o a farne una critica.
Da lettore, tuttavia, volevo appuntare la vostra attenzione su alcune frasi, evidentemente di Allevi, che sono stampate sul pieghevole allegato al disco. Si può così leggere:
"Ho coltivato nel mio spirito un giardino di rose;
l'ho nascosto dentro una scorza dura.
Fuori ho messo un cartello per vietare l'ingresso ai cattivi:
NO CONCEPT";
ed inoltre:
"Stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l'artista deve essere
un pò filosofo, un pò inventore, un pò folle,
deve uscire dalla torre d'avorio e avvicinarsi al sentire comune."

Non ho mai letto niente di così assurdamente pretenzioso da parte di qualcuno che si dedichi alla musica.

1 commento:

  1. e' un prodotto commerciale. come la carta igienica. tra l'altro lui sembra inconsapevole. apparentemente un deficiente.

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