20 settembre 2010

La sera che conobbi Saviano

Mi è spesso capitato di vedere Roberto Saviano in tv, parlare di criminalità organizzata o di poeti come Ken Saro Wivwa: durante una simile chiacchierata, mi è tornato in mente di quella sera che io lo conobbi, Saviano. Due settimane prima che entrasse nel programma di protezione.
Mi trovavo con amici, seduto a un pub, e mentre mi guardavo in giro vidi un ragazzo dalla faccia conosciuta, pelato e con la barba di tre giorni, che parlava con un amico biondino. Appunto, dato che la faccia mi aveva dato un'impressione di già visto, mi chiesi se potevamo conoscerci. Magari avevamo frequentato la stessa parrocchia, lo stesso partito, la stessa scuola. Boh? Il giovanotto aveva questa faccia qui.


Poi all'improvviso ebbi davanti agli occhi la quarta di copertina di un libro che avevo comprato da poco, e di cui avevo letto solo un paio di capitoli. Il libro era Gomorra, e parlava di crimine organizzato a Napoli: il 'Sistema'. E l'autore era proprio il ragazzo che stava seduto di fronte a me, un paio di tavoli più in là. Il libro era scritto benissimo, e il primo capitolo mi aveva preso in maniera particolare, per cui mi alzai dal mio posto e mi diressi verso il giovanotto, che seduto davanti a un panino e una birra, parlava l'amico.

L. (con il dito puntato): - Buonasera, lei è Roberto Saviano?
...
(lunga pausa di silenzio)
...
R.S. (sbiancato): - Sì... (balbettando) sono io...
L.: - FANTASTICO! :-) Sto leggendo il libro, è scritto benissimo... BLA BLA
R.S. (visibilmente sollevato): - Ah, bene! BLA BLA BLA
L.: - Tra l'altro, quando ebbi tra le mani la quarta di copertina avevo già l'impressione di conoscerti. Magari ci siamo già visti quando eravamo tutte e due dei ragazzi. Che sei stato iscritto ai DS o qualcosa del genere?
R.S.: - No, io ero iscritto a Rifondazione
L.: - Magari ci siamo visti a qualche manifestazione BLA BLA BLA
R.S.: - Boh? BLA BLA BLA
L.: - Vabbè, ciao, torno al tavolo dai miei amici. Ancora complimenti e buona serata ;-)
R.S.: - Buona serata :-)

Più avanti, durante la serata, mentre addentavo il mio panino imbrattato fino all'inverosimile di ketchup e maionese, sentii darmi una pacca sulla spalla e vidi cascarmi nel piatto pomodori e un pezzo di carne, ormai resa scivolosissima dalle salse. Macchicazz...
R.S.: - Allora ciao! ;-)
Era Saviano che stava uscendo dal locale, insieme all'amico.
L. (con la bocca piena): - MPFCIAO! :-D
Poi, due settimane dopo, seppi che era entrato in un programma di protezione del Ministero degli Interni, e che forse quella era stata una delle ultime volte in cui si era sentito libero di girare per strada con un amico. Ovviamente, del suo libro è inutile che ne parli. E se ne parlassi, ne parlerei bene.


R. Saviano, "Gomorra", Mondadori 2006.

(we, ci stavi pure tu, To')

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