22 maggio 2011

Il nuovo Rinascimento

Come tutti sappiamo, se non altro per averlo studiato a scuola, il periodo più luminoso che si abbia avuto per l'Italia, dal punto di vista artistico, filosofico, della cultura materiale e scientifico, è quello che prende il nome di Rinascimento. Dal punto di vista della storia del costume, il periodo si fa notare per l'estrema violenza e per la spregiudicatezza dei costumi ("italiane, tutte puttane"): anche i papi avevano le loro amanti, e qualche volta se la intendevano con le stesse figlie. I problemi politici li si risolveva con l'intrigo, magari con un avvelenamento o con una coltellata: il tradimento, la dissimulazione, la cortigianeria, lo spionaggio, il doppiogiochismo, erano la cifra del comportamento pubblico.

Per cui quello che ci attende è un periodo luminoso! Leggo il giornale e guardo inorridito alla notizia per cui la Lega avrebbe chiesto, e avrebbe ottenuto la parola di Berlusconi al riguardo, che due ministeri siano spostati al Nord. Poi mi calmo e sorrido beato.

Tralascio alcune considerazioni su come, in questo periodo turbolento, di risparmi e rigore, sia antieconomico e macchinoso prendere due organizzazioni composte da parecchie migliaia di persone, e organizzarne la logistica a diverse centinaia di chilometri di distanza dalla posizione attuale. Tali considerazioni le hanno fatte, molto meglio di me, Cicchitto e Gasparri. Oltre al ridicolo con il quale il governo accetterebbe di coprirsi forzando questa operazione per pagare una marchetta di proporzioni colossali. Oggi, poi, che S&P ci ha declassati nell'outlook.

Dite: ma che c'entra questo col Rinascimento? E ve lo spiego meglio, per come la vedo io.

Bossi sa che Berlusconi perderà. Che non significa semplicemente che perderà le elezioni. Bossi sa che Berlusconi, cioè la sintesi fisica del fenomeno "berlusconismo", sta affondando insieme ad un'epoca storica (il "quindicennio berlusconiano"), e che nel PdL non fanno altro che ragionare su quali scialuppe siano più convenienti per abbandonare la nave che cola a picco (anche se sono tutti in surplace, perchè non hanno ben chiaro da dove la prima falla si farà più vistosa, e dunque la barca inclinerà): il PdL esploderà. Ma prima che il PdL esploda, perderà le elezioni, e le farà perdere anche alla Lega (come si è visto nel primo turno delle amministrative).

Per la Lega, l'unica maniera di recuperare consensi nella base è dunque passare dal partito "di lotta e governo" alla fase di sola lotta. Insomma, smarcarsi.

Ma non deve farlo tradendo in maniera evidente. Perchè in Italia non puoi tradire in modo evidente: penseranno male di te (se non altro, perchè non hai saputo farlo in maniera sufficientemente coperta, e crederanno che sei un coglione).

Per cui Bossi tradirà in maniera sottile.

Bossi chiederà troppo a Berlusconi. Due ministeri per il Nord. In fondo, un paio di ministeri al di sopra del Po era tra le rivendicazioni storiche della Lega. Sempre accantonate. Ma la furbata è chiederli ora, quando Berlusconi è più debole.

Perchè Berlusconi, che è disperato, dirà sì alla richiesta, anche andando contro il proprio partito (già Cicchitto e Gasparri hanno fatto alcune osservazioni). Sarà come dare un calcio in un vespaio: gli acuminati animaletti impazziranno, e succederà un casino.

Ci saranno convulsioni tali da indebolire elettoralmente il PdL, stremato dalle polemiche interne, ed esterne, che non faranno fare certo bella figura agli occhi dei cittadini. Milano e Napoli verranno definitivamente perdute, e la Lega potrà staccare la spina al governo.

In questa maniera Bossi, provocando la caduta di Berlusconi per esplosione interna del PdL, potrà apparire come uno che non ha tradito personalmente. In più, mostrando di avere alzato la posta delle proprie richieste, potrà presentarsi davanti al suo elettorato nelle vesti del capo che è ritornato al partito di lotta. Infine, tratterà per nuove forme di federalismo col centrosinistra vittorioso alle amministrative. Magari appoggiando un qualche tipo di governo tecnico di minoranza a guida Tremonti, con l'astensione costruttiva di FLI, PD e UDC.

Diciamo, una specie di Rinascimento.

Vabbè, poi sappiamo come è andata di lusso, a un'Italia divisa, nei 400 anni successivi... ma questa è un'altra storia.

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