E' terribile: essere napoletano dà un senso di sventura. Io, che non posso dimenticare di esserlo, ogni tanto mi riprendo e mi umilio e cerco di farmi piccino: poi, come accade in questi seciali momenti, mi credo di nuovo superiore a tutti, e proclamo che solo la mia terra partorisce gente degna. Tutto il resto dell'umanità mi appare allora composto di stomachevoli burattini. Noi, almeno, abbiamo il pernacchio.
Guglielmo Giannini
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