09 febbraio 2011

Il mistero del calzino spaiato

Io sono certo che presto ne parleranno anche a Voyager, eventualmente rubando un pò di spazio alla fine del mondo fissata nel 2012, ai Templari, alla Sindone e ai misteri dell'affondamento del Titanic. Sto parlando del mistero dei calzini spaiati, fenomeno forse assimilabile al poltergeist. In buona sostanza si tratta di questo: raggrumo un pò di intimo scuro, le mie mutande, calzini, magliette di cotone, e lo ficco nella lavatrice, stando attento ad avere tirato fuori tutto quello che mi serve dalla cesta dei panni sporchi. Dopo il giusto tempo, tiro tutto fuori dalla lavatrice, lo stendo ad asciugare e me ne vado tranquillo. Quando torno, dopo che tutto è ben asciutto, comincio a classificare i calzini in base al colore e scopro che... c'è sempre l'ultimo calzino che è rimasto senza compagno. Dato che non ho tre piedi, ma due, la cosa può essere scientificamente spiegata solo invocando la smaterializzazione di un calzino, un pò come in una puntata di Star Trek, quando vogliono scendere presto presto sul pianeta senza fare atterrare la nave spaziale. Sono giunto a questa conclusione dopo avere esaminato tutte le più plausibili ipotesi alternative, che ho via via scartato:
1) Complotto dei calzini. Ho osservato che il fenomeno si verifica solo quando lavo molti calzini contemporaneamente, e non quando lavo, ad esempio a mano, un solo paio alla volta. E' possibile allora supporre che la psicologia dei calzini sporchi sia tendenzialmente remissiva, e che tuttavia quando essi si ritrovano insieme in gran numero qualcuno alzi la testa, sobilli uno degli altri, e infine lo spinga all'insano gesto della fuga. Ho tuttavia scartato quest'ipotesi, plausibilissima, quando ho parlato con un amico medico che ha scritto dei saggi sulla psicologia delle folle.
2) Buco nel cesto dei panni. Potrebbe esserci un buco nel cesto dei panni, ma devo dire che ho più volte controllato. In particolare, mi ci sono anche infilato dentro, ma non sono stato risucchiato in alcuna cavità: dunque neanche un calzino sporco poteva essere risucchiato nel buco.
3) Il gatto. Non è stato il gatto. Non ne ho.
4) Il monaciello. Questa è un'ipotesi plausibilissima, specie a Napoli, e devo dire che per molti giorni ha tenuto banco. Mancano, tuttavia, quel genere di prove che inchioderebbe il suddetto colpevole: una giovane uscita misteriosamente incinta, regalini quali orecchini o piccole somme di denaro, che la giovane asserisce di ritrovare per casa, rumori e scricchiolii molesti.

Tornando alla smaterializzazione dei calzini, escluderei per adesso l'influenza di nefasti raggi cosmici, che agirebbero selettivamente solo a casa mia. E' chiaro che deve essere un fenomeno legato alla produzione di gas sotterranei quali il pericolosissimo e radioattivo radon, oppure a onde elettromagnetiche che si introducono in casa attraverso la tv quando va in onda "Chi l'ha visto". Vi terrò informati: ma d'ora in poi, anche voi... OCCHI APERTI!

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