Così Pitrè descrive il comportamento delle classi dirigenti borboniche, all'indomani della Rivoluzione Francese, e subito prima che la Rivoluzione Napoletana incendiasse l'Italia meridionale:
"[La classe alta] aggiogata al governo, non poteva non parteggiare per esso: e vi parteggiava anche per la propria conservazione. Lo Stato era salute ed ordine; ogni avversario del Monarca, avversario della casta che con la monarchia faceva causa comune. La classe bassa abbrutita dall'ignoranza, non era in grado di comprendere, di discernere quel che fosse di vero nelle vaghe, contraddittorie notizie che giungevano fino ad esso; la quale nel più frivolo fatto del giorno, in una festicciuola per esempio, in uno spettacolo interno, tutta si assorbiva, ignara ed incurante dei grandi avvenimenti di fuori."
Non mi dite che non vi ricorda niente.
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